martedì 9 settembre 2008










Concorso "letterario"






Letizia





Letizia abita in campagna in una vecchia casa piena di mobili antichi e di antichi libri e antiche carte.
Letizia non guida l'automobile, cammina a piedi o prende l'autobus.
Letizia si veste in modo sobrio, in inverno porta un piccolo turbante di lana per proteggersi dal freddo.
Letizia non parla mai di soldi, non chiede mai quanto costa una cosa, non dice mai quanto costa una cosa.
Letizia ha una radiolina a pile che porta con se e che ascolta per essere sempre informata.
Letizia legge molti giornali e li compra, li porta in una busta di plastica del supermercato.

Letizia ha anche molti libri, li ha scelti, li ha letti ma di loro non parla.
Letizia racconta che sull'autobus un uomo ha detto ad un altro indicandola con un cenno del capo: “ Quella è l'onorevole Colajanni” e l'altro ha risposto “Ma che dici! Io la conosco: è una vecchietta che tutti i giorni sale e scende da Bagni con l'autobus” e divertita ride in quel suo modo sommesso e discreto.
Letizia ha sempre con se un quaderno sul quale scrive di tutto, a casa ha tante scatole piene dei suoi quaderni.
Letizia è assediata dalle sue questuanti, a volte le continue richieste la esasperano ma il suo borsellino per loro non è mai vuoto.
Letizia non è brava a fare i lavori di casa, non sa cucinare, non sa ricamare, non sa curare il giardino.
Letizia sa prendersi cura delle persone.
Letizia non parla d'amore ma è appassionata, alza la voce e freme di sdegno ma non inveisce mai.
Letizia ha il suo piccolo mondo, regole severe a volte intransigenti, ma si fa carico del grande mondo, dei suoi errori, delle sue aberrazioni, del suo dolore.
Letizia non va in chiesa, non parla male dei preti, non si segna davanti alle edicole, il suo cuore vola alto sulle ali della fede e dio illumina il suo cammino.
Letizia guarda la Storia con occhi severi, giudica i fatti, conosce il bene e il male, ma guarda il cuore delle donne e degli uomini con indulgenza, sospira, a volte scuote la testa.
Letizia ha visto la guerra, ha vissuto il dolore, ha respirato l'orrore.
Letizia lotta per la pace, nei cortei delle grandi città, nelle piazze dei piccoli paesi, sui palchi dei comizi, sui marciapiedi agli angoli delle strade.
Letizia parla alle donne nelle case, seduta in crocchio nei piccoli cortili, mite e risoluta dice della parità, della dignità, dei diritti, della pace, della libertà.
Letizia ascolta nella sua casa grandi uomini che parlano di grandi cose con grandi parole, si volge dall'uno all'altro ammirata e grata, poi, modesta quasi dimessa, dice qualcosa e tutto diventa più chiaro grazie alla sua semplicità.
Letizia stima la libertà sopra ogni cosa.
Letizia ama il mondo e sa star bene in compagnia, ma ama la sua solitudine e la custodisce come un bene prezioso.
Letizia vive il suo tempo e guarda al futuro.
Letizia non ha figli ma parti di lei restano al mondo, preziosa eredità di intelligenza, eleganza, bontà, semplicità, autoironia, integrità, coerenza, libertà.

Caltanissetta 04 dicembre 2007
Loredana Rosa





Il concorso




Chi



Onde donneinmovimento
Sindacato pensionati SPI-CGIL Caltanissetta
AUSER – Circolo “Letizia Colajanni” Caltanissetta
Con il patrocinio del Comune di Caltanissetta Assessorato Identità e Futuro




Cosa, come, dove, quando




Scrivere a Letizia è un'occasione per dire ciò che si vuole ma, perché la lettera arrivi a destinazione, bisogna usare tante parole messe insieme con eleganza; occorre sforzarsi di scrivere pensando al contenuto e alla forma, senza fretta.
Coloro che scrivono comunicano tra di loro, dicono e ascoltano.
La lunghezza delle lettere non deve superare le due pagine (4.000 battute).
È necessario allegare i propri dati (nome, età, identità sessuale, lavoro, studio, indirizzo, città, telefono, e-mail) e una piccola presentazione del mittente.
Le lettere vanno inviate a: ondedonneinmovimento@gmail.com entro il 30 gennaio 2009.
La premiazione avverrà a Caltanissetta, in data da stabilirsi.
Ulteriori informazioni e comunicazioni saranno pubblicate su:
http://ondedonneinmovimento.blogspot.com
Sarà premiata la prima lettera classificata per ciascuna sottosezione.
Tutte le lettere pervenute saranno donate al costituendo Archivio Colajanni della Biblioteca comunale "Luciano Scarabelli" di Caltanissetta e pertanto non saranno restituite.



Articolazione:



2 SEZIONI: ............. DONNE................. UOMINI

6 sottosezioni: ... da 16 a 30 anni ....... da 16 a 30 anni
......................... da 31 a 50 anni ....... da 31 a 50 anni
......................... da 51 in poi ............ da 51 in poi








La biografia





Letizia Colajanni


1914-2005

Letizia Novella Colajanni nasce a Caltanissetta il 4 aprile del 1914 (i documenti ufficiali dicono il 9 ma lei teneva moltissimo alla sua data "vera"). Unica femmina di quattro figli le fu dato il nome di una sorellina morta prima che lei nascesse, Letizia appunto, con l'aggiunta di Novella. Il timore di perdere anche lei indusse la famiglia a darle una educazione privata, così, pur essendo colta, non aveva titoli di studi superiori.
La famiglia Colajanni è una famiglia "importante": il nonno Pompeo è il fondatore in Sicilia del sindacato obbligatorio contro gli infortuni nelle miniere, il prozio Napoleone è tra i fondatori del Partito repubblicano italiano, il fratello Pompeo è il leggendario comandante partigiano "Barbato", dirigete del PCI, parlamentare e politico di primo piano, il cugino Napoleone è un dirigente comunista, senatore ed economista. Letizia cresce in questo clima straordinario, ne assimila la passione, ma trova una sua identità politica e sociale legata alle azioni concrete, alla tutela dei più deboli, all'emancipazione femminile.
Fa scelte convinte e determinate : infermiera volontaria della Croce rossa, fondatrice dell'Unione donne italiane nel 1945, si iscrive al Partito comunista italiano nel 1953. Riveste cariche politiche e istituzionali, è deputata all' Assemblea regionale siciliana dal 1960 al 1964.
Cattolica, soffrirà per tutta la vita della scomunica inflittale perché "comunista"; questa ferita non sarà sanata dalla revoca della scomunica e il solco ormai scavato non si colmerà con l'ascesa al soglio pontificio di Giovanni 23° e l'apertura avviata dal Concilio vaticano II.
Durate gli anni '70 Letizia si confronta con il femminismo, pur essendo critica verso le posizioni più "estreme" non rinuncia mai al dialogo. Per offrire un luogo concreto alla comunicazione tra donne lavora all'istituzione delle Consulte femminili e, pur tra mille difficoltà, la sua convinzione trova conferma nei risultati ottenuti dal lavoro comune di donne portatrici di istanze ideali e culturali diverse.
Il trascorrere del tempo non la ferma, instancabile dirigente del Sindacato pensionati della CGIL e dell'AUSER si ferma solo quando il gravame degli anni la costringe a farlo. Non rinuncia mai alla sua autonomia, alla sua libertà, alla sua indipendenza. A coloro che le suggeriscono di lasciare la sua casa in campagna per trasferirsi in una situazione "protetta", invariabilmente, con il garbo di sempre, risponde che ci sta pensando ma che non è ancora il momento. Si spegne serenamente il 2 giugno, festa della Repubblica, dell'anno 2005 nella sua casa, circondata dalle sue amatissime "carte", cullata dai suoi ricordi, splendido esempio di integrità, coerenza, sensibilità, intelligenza.











INTEGRAZIONE AL BANDO










30 ottobre 2008


Ci sono pervenute diverse sollecitazioni affinché anche gli alunni della scuola dell'obbligo potessero partecipare al concorso letterario "LETTERE A LETIZIA" dedicato a Letizia Colajanni, siamo felici di accoglierle istituendo, in aggiunta alle precedenti, due sezioni speciali:




una per gli alunni delle scuole medie



una per gli alunni delle scuole elementari

ONDE DONNE IN MOVIMENTO